LEGGENDE METROPOLITANE: LA BIBLIOGRAFIA ITALIANA
​​
-
AA.VV., Il grande libro delle leggende metropolitane, Edizioni Magic Press, Roma, 1998 (ed. orig. The Big Book of Urban Legends, Paradox Press, New York, 1997). Una raccolta delle leggende metropolitane più popolari negli Stati Uniti, illustrate e interpretate con ironia dai più famosi fumettisti del mondo. Introduzione all’edizione italiana di Paolo Toselli
​
-
Arona Danilo, Tutte Storie. Immaginario italiano e leggende contemporanee, Costa & Nolan, Genova, 1994. Partendo dal binomio “paura e città”, il leggendario italiano è raccontato e interpretato attraverso alcune leggende urbane, influenzate da modelli narrativi americani, e leggende extraurbane, più legate al tessuto folklorico nazionale.
​
-
Benvenuto Sergio, Dicerie e pettegolezzi. Perché crediamo in quello che ci raccontano, Il Mulino, Bologna, 2000. Un libro “erudito” sui meccanismi psicologici che rendono attendibili narrazioni fantasiose e sul “desiderio” di credere a pettegolezzi, dicerie e voci infondate.
-
Bermani Cesare, Il bambino è servito. Leggende metropolitane in Italia, Dedalo, Bari 1991. Un’indagine approfondita sulle varianti tipicamente nostrane documentate da numerose fonti orali delle più diffuse leggende metropolitane, utilizzando gli strumenti della psicoanalisi e della sociologia, della storia e dell’antropologia.
​
​
-
Bermani Cesare, Spegni la luce che passa Pippo. Voci, leggende e miti della storia contemporanea, Odradek, Roma, 1996. Una rassegna delle storie “magiche”, leggende e miti delle due guerre mondi- ali e della guerra di liberazione ricostruite in archivio e attraverso la narrazione dei testimoni dell’epoca, oltre ad un’analisi di più moderne leggende diffuse anche attraverso i mass-media.
​​
-
Bloch Marc, La guerra e le false notizie. Ricordi (1914-1915) e riflessioni (1921), Donzelli editore, Roma, 1994; Fazi editore, Roma, 2014. Nella seconda parte del saggio viene riproposto l’antesignano "Riflessioni di uno storico sulle false notizie della guerra" in cui partendo da una critica delle testimonianze si discute su come i pregiudizi possono trasformare una cattiva percezione in leggenda
​
-
Bonato Laura, Trapianti sesso angosce. Leggende metropolitane in Italia, Meltemi, Roma, 1998 (2a edizione, 2004). Attraverso l’analisi dei racconti raccolti dal vivo da parte di un gruppo di studenti universitari viene approfondito il legame tra leggende moderne e narrazioni tradizionali, quali ad esempio le fiabe, di cui sarebbero state mantenute le valenze simboli
​
-
Brunvand Jan Harold, Leggende metropolitane. Storie improbabili raccontate come vere, Costa & Nolan, Genova, 1988; Theoria, Roma. 2000 (ed. orig. The Mexican Pet, W.W. Norton & Company, New York, 1986). Il primo libro tradotto in italiano del noto studioso statunitense (in realtà il suo terzo scritto sul tema). Una raccolta di leggende analizzate come manifestazioni del folklore contemporaneo, oltre che uno spaccato della società americana.
​
-
Brunvand Jan Harold, Nuove Leggende metropolitane, Costa & Nolan, Genova, 1990 (ed. orig. Curses! Broiled again!, W.W. Norton & Company, New York, 1989). Una nuova raccolta di leggende urbane, derivanti dalle segnalazioni dei lettori della rubrica che Brunvand ha curato per anni su alcuni quotidiani d’oltreoceano
​
-
Brunvand Jan Harold, Sarà vero? Leggende metropolitane di tutto il mondo, Gruppo Editoriale Armenia, Milano, 2001 (ed. orig. Too good to be true, W.W. Norton & Company, New York, 1999). Altra raccolta (la quinta pubblicata negli Stati Uniti) che approfondisce leggende vecchie e nuove seguendo lo schema già sperimentato nei precedenti saggi.
​
-
Caironi Fabio, Storie stonate - 50 leggende metropolitane sul mondo della musica, Avverbi, Roma, 2009. Dai Beatles a Kurt Cobain: omicidi, magia nera, satanismo, sosia che si sostituiscono alle star morte: un ambito ideale per lo sviluppo delle leggende.Un excursus sulle tante voci e leggende, più o meno note, che proliferano nell’ambiente musicale, comprese alcune storie nostrane.
-
Cancellieri Titta (pseudonimo), E se capitasse a te?, Edizioni Theoria, Roma, 1993. Una sintetica raccolta di leggende metropolitane, vecchie e nuove, inviate dai lettori del mensile Linus.
-
Carbone Maria Teresa (a cura di), 99 leggende urbane, Mondadori, Milano, 1990. Il saggio è composto di brevi schede ordinate alfabeticamente secondo la formula del dizionario. Una sorta di trait d’union tra le leggende raccolte da Brunvand e il loro corrispettivo italiano.​
​
-
Cartocci Glauco, Il caso del doppio Beatle. Il dossier completo sulla "morte" di Paul McCartney, Edizioni Robin, Torino, edizione aggiornata 2012. Un saggio interamente dedicato ad una delle più affascinanti e cupe leggende metropolitane della musica pop: la morte di Paul McCartney che sarebbe avvenuta nel lontano 1966 e del suo rimpiazzo
​
-
Casillo Salvatore, Le false voci sui prodotti e i marchi industriali, Liguori Editore, Napoli, 1996. Un’analisi “tecnica” sulla nascita e la diffusione delle voci allarmanti che colpiscono sempre più spesso prodotti commerciali di successo. I meccanismi per cui, anche se infondate, vengono credute vere e la possibilità di difendersi dalle false accuse.
-
Casillo Salvatore, e Di Trocchio Federico, Sica Salvatore, Falsi giornalistici. Finti scoop e bufale quotidiane, Alfredo Guida Editore, Napoli, 1997. I tre autori, tutti docenti universitari, affrontano da angolazioni diverse il tema delle notizie infondate diffuse a volte inconsapevolmente dai mezzi d’informazione oppure costruite a tavolino per trarne vantaggi di vario tipo.
-
Cavazza Nicoletta, Pettegolezzi e reputazione, il Mulino, Bologna, 2012. Il libro cerca di illustrare l’utilità per gli individui e per la società di pettegolezzi e reputazione, mostrando gli aspetti comuni ma anche quelli peculiari, citando brani di romanzi come esempi della pervasività della pratica del parlare di terzi assenti, sino ai cambiamenti introdotti dalle forme di comunicazione offerte dalle nuove tecnologie.
-
Ciaravolo Claudio, Taxi legends. Bufale a tassametro, Piemme, Casale Monferrato, 2000. Storielle ispirate da classiche leggende metropolitane e reinterpretate da ipotetici tassisti.
-
D’Agati Marina, Chi te l’ha detto? I rumors da Polifemo al Web, Edizioni Epoké, Novi Ligure, 2017. Un saggio di stampo accademico incentrato sulla necessità di trovare delle definizioni sul concetto di “rumor”, da noi traducibile con diceria o voce infondata, e giungere a delle classificazioni, distinguendo, ad esempio, tra rumors, leggende metropolitane e gossip. Non solo disquisizioni teoriche ma anche numerosi esempi di rumors e leggende.
-
Damiani Luca, Bufale. Breve storia delle beffe mediatiche da Orson Welles a Luther Blissett, Castelvecchi, Roma, 2004. Un’analisi delle più famose beffe, truffe e patacche nella letteratura e nell’arte, passando per i falsi storici, giornalistici e scientifici sino alle bufale su Internet. Il testo si conclude ipotizzando un legame tra beffa e mito.
​
Degl'Innocenti Fulvia e Segré Chiara Valentina, Cacciatori di bufale: come riconoscere e smascherare le notizie infondate e le leggende metropolitane nella realtà e nel Web, Sonda, Casale Monferrato, 2017. Un testo per bambini, affascinante e strutturato.
-
Di Michele Silvana, Leggende metropolitane, dal villaggio globale al contesto sociale, Quaderni di Rivista Abruzzese, n. 58, Lanciano, 2005. Si tratta di una tesi di laurea sul tema che prende in considerazione i collegamenti con la tradizione e il mito, passando per l’analisi strutturale e fornendo alcuni esempi classici di leggende metropolitane, tra xerox-lore, casi di ostensione e storie universitarie.
​
-
Farge Arlette, Revel Jacques. La logica della folla. Rapimenti di bambini nella Parigi del 1750, Laterza, Bari, 1989. Sotto il regno di Luigi XV si diffonde una vera psicosi: la voce è che poliziotti rapiscono i bambini con dei carri per privarli del sangue, destinato a curare il re dalla lebbra.
-
Fumagalli Stefania, La ragazza dello Snoopy. La leggenda contemporanea dell’”autostoppista fantasma”: una ricerca in Valle Brembana, Quaderni dell’Archivio della cultura di base, n. 35, Sistema Bibliotecario Urbano, Bergamo, 2005. Un saggio basato su una ricerca condotta sul campo tra il 1996 e il 2002 che si propone di far scoprire la ricchezza e la complessità del rapporto esistente tra folklore narrativo tradizionale e folklore contemporaneo, diviso tra oralità e scrittura. L’autrice ha dedicato alla leggenda in questione la sua tesi di laurea in antropologia culturale.
-
Heath Chip e Heath Dan, Idee forti. Dalle leggende metropolitane ai nuovi prodotti: perché alcuni concetti durano e altri no, RCS Libri Etas, Milano, 2007 (ed. orig. Made to Stick: Why Some ideas Survive and Others Die, Randon House, New York, 2006). Il libro dei fratelli Heath rivela le caratteristiche delle idee "stick", quelle capaci di "restare attaccate", che fanno presa sul pubblico e penetrano nella società, analizzando le idee vincenti nei campi più diversi - dall'economia alle leggende metropolitane, dalla politica alla psicologia - per carpirne i segreti. I concetti forti hanno tutti alcune caratteristiche in comune: semplicità, capacità di sorprendere, concretezza, credibilità, emozioni da comunicare, una storia da raccontare.
​
-
Kapferer Jean-Noel, Le voci che corrono. I più antichi media del mondo, Longanesi, Milano, 1988 (ed. orig. Rumeurs. Le plus vieux média du monde, Le Seuil, Parigi, 1987; 1990). Il saggio, attraverso molteplici esempi, analizza da un punto di vista sociologico il fenomeno delle “voci”, l’uso, la diffusione e la smentita delle stesse nella politica, nella concorrenza commerciale, nel mondo dei consumi, nello star-system e nella vita di tutti i giorni.
-
Lapucci Carlo, Leggendario metropolitano. Storie comuni e fattoidi d’ordinaria conversazione, Cult Editore, Firenze, 2010. Trecento storie di tutti i paesi e di tutte le epoche che da secoli riempiono gli spazi della comune conversazione. Non solo leggende metropolitane, ma un materiale multiforme suddiviso per temi: saghe teatrali, scolastiche, di vita galante, delle invenzioni, della caccia, dei predicatori, degli errori di stampa e altri ancora.
-
Livolsi Marino e Volli Ugo (a cura di), Rumor e pettegolezzi. L'importanza della comunicazione informale, Franco Angeli, Milano, 2005. Il pettegolezzo può essere considerato il medium più vecchio e più diffuso del mondo. I rumor sono la grande rete dei discorsi più vicini alla vita concreta della gente comune. Questo libro, frutto di una ricerca collettiva, mette assieme ipotesi teoriche e analisi sociologiche e semiotiche su una forma di comunicazione che ci avvolge sempre con straordinaria efficacia, ma è da sempre poco considerata dalla ricerca sociale.
​
-
Maggioni Paolo e Zambotti Sara, Mio cuggino. Il fascino senza tempo delle leggende metropolitane, Italica Edizioni, Bologna, 2013. Una raccolta di storie nostrane segnalate dai lettori su invito dell’editore e narrate da un ipotetico “Mio Cuggino” in onore del brano di Elio e le Storie Tese, anche se, in alcuni casi, le fonti paiono essere testi pubblicati in altri libri pubblicati sul tema seppur non citati. Seguono commenti e contestualizzazioni.
​​
-
Matteucci Agata, Le terribili leggende metropolitane che si tramandano i bambini, NPE, Salerno, 2015.Un originale elenco di leggende apprese nell’infanzia e illustrato dall’autrice con 100 vignette a colori. Storie e dicerie tramandate di generazione in generazione che, sedimentandosi nella nostra memoria, vengono da molti ritenute vere anche nell’età adulta. "Non leccare i francobolli perché c'è chi ci mette la droga", "non mangiare i semi dell'anguria perché ti cresce la pianta in pancia", "se ingoi la gomma da masticare ti si attacca alle pareti dello stomaco e muori".
​
-
Molino Walter, Porro Stefano, Disinformation technology, Dai falsi di Internet alle bufale di Bush, Apogeo, Milano, 2003. Due giornalisti analizzano, attraverso una serie di esempi, il livello di disinformazione a cui è sottoposto l’attuale sistema mediatico in cui è sempre più difficile riconoscere il vero dal falso.
-
Montali Lorenzo, Leggende tecnologiche... e il gatto bonsai mangiò la fragola pesce, Avverbi Edizioni, Roma, 2003. I timori e i dubbi che nutriamo nei confronti delle nuove tecnologie e le ultime scoperte scientifiche, vissute come oggetti misteriosi, alimentano tutta una serie di leggende urbane. L’autore cerca di interpretarne i significati e il valore sociale.
-
Morin Edgar, Medioevo moderno a Orléans, ERI, Torino, 1979 (ed. orig. La rumeur d’Orléans, Editions du Seuil, Parigi, 1969). L’analisi sul campo da parte di un gruppo di sociologi dell’effettuarsi nel 1969 a Orléans, in Francia, della classica leggenda metropolitana della sparizione di donne da alcune boutique per alimentare la tratta delle bianche.
-
Polidoro Massimo (a cura di), Complotti, bufale, leggende. Un’indagine scientifica, CICAP – Focus, Milano, 2013.
​
-
Preto, Paolo, Epidemia, paura e politica nell'Italia moderna, Laterza, Bari, 1988. Voci, dicerie, panici collettivi legati alle malattie epidemiche nell'Italia che va dagli inizi del Seicento alle soglie della Prima Guerra Mondiale.
​
-
Serra Franco, Piovono mucche... e altre esperienze di mio cuggino, Piemme, Casale Monferrato, 1999. Leggende metropolitane e curiose notizie di cronaca sono lo spunto per elaborare e riscrivere le storie in chiave umoristica.
​
-
Smorti Andrea, Il pensiero narrativo. Costruzioni di storie e sviluppo della conoscenza sociale, Giunti Gruppo Editoriale, Firenze, 1994. Il volume, rivolto a studenti, specialisti e insegnanti, mostra come l’uomo, per comprendere gli eventi sociali, si avvalga di un tipo di pensiero diverso da quello logico-matematico, il pensiero narrativo, fondato sulla costruzione di storie. Il capitolo conclusivo è dedicato alle leggende metropolitane.
​
-
Sorrentino Chiara, Fenomenologia del gossip. Paul McCartney è morto, Jim Morrison è vivo e altre leggende metropolitane, Edizioni Il Foglio, Piombino, 2011. Un saggio che analizza in modo semplice ma abbastanza dettagliato l’universo del gossip, siti online dedicati compresi, partendo dal pettegolezzo: la storia del termine, la sua funzione, l’origine e la classificazione delle dicerie. In chiusura un approfondimento sulla leggenda del PID (Paul Is Dead) e altre dicerie focalizzate sulle star del cinema e della musica.
-
Sunstein Cass R., Voci, gossip e false dicerie. Come si diffondono, perché ci crediamo, come possiamo difenderci, Feltrinelli, Milano, 2010 (ed. orig. On Rumours. How falsehoods spread, why we believe them, what can be done, Penguin Group, London, 2009). Un piccolo libro sul perché si da credito alle dicerie, accettate da alcuni gruppi sociali e giudicate insensate da altri, e su come si possa fare per proteggersi dagli effetti nocivi delle false dicerie.
-
Toselli Paolo, La famosa invasione delle vipere volanti e altre leggende metropolitane dell’Italia d’oggi, Sonzogno, Milano, 1994 Un libro che raccoglie le numerose varianti delle leggende metropolitane “nostrane” più diffuse e credute vere. Un’indagine in cui si cerca di ricostruirne il percorso, attraverso i racconti dei protagonisti, dall’origine al contesto sociale in cui si sono sviluppate.
​
-
Toselli Paolo, “Di bocca in bocca. Storie vere, verissime, anzi false”, in AA.VV., Non ci casco!, Stampa Alternativa, Roma, 1996. Un breve saggio, facente parte di un cofanetto di sei manuali “antitruffa”, dedicato all’esposizione e all’analisi di sei “storie esemplari”: scandali sessuali, vendette telefoniche, pesci mutanti, spezzoni d’irrazionalità mistico-superstiziosa e leggende universitarie. Prefazione di Piero Bianucci.
​
-
Toselli Paolo, 11 Settembre. Leggende di guerra, Avverbi Edizioni, Roma, 2002. Le leggende e le voci incontrollate circolate insistentemente negli Stati Uniti e in Europa dopo il drammatico attacco dell’11 settembre 2001. Il ruolo del passaparola, dei mezzi d’informazione e di Internet.​
​
-
Toselli Paolo, Storie di ordinaria falsità, BUR, Milano, 2004. Una documentata disamina di “grandi eventi” – guerre, epidemie, contaminazioni alimentari, spionaggio, tratta degli organi e abusi rituali – vissuti attraverso le voci, i falsi e le leggende metropolitane circolate attraverso il passaparola, ma soprattutto raccontante come notizie da giornali, televisioni e Internet.​
-
​
-
Toselli Paolo e Bagnasco Stefano (a cura di), Le nuove leggende metropolitane, Avverbi Edizioni, Roma 2005. Questo libro, scritto da sedici tra i massimi esperti della materia sia italiani che europei, raccoglie gli interventi presentati nel corso del convegno “Contaminazioni: voci, bufale, leggende metropolitane nell’era di Internet” organizzato a Torino nel novembre 2004 dal CeRaVoLC e dal gruppo regionale Piemonte del CICAP. I vari saggi offrono gli strumenti per comprendere la genesi e i motivi più profondi che si celano dietro queste storie. Insomma, tutto ciò che volevate sapere sull’argomento e che nessuno finora ha esposto in modo così completo e autorevole. Tra gli altri autori vanno citati Cesare Bermani, storico e studioso della Resistenza, Jean-Bruno Renard, professore ordinario di Sociologia all’Università di Montpellier (Francia), Danilo Arona, autore di numerosi romanzi e saggi sull’immaginario collettivo, Lorenzo Montali, psicologo presso l’Università Milano-Bicocca, Paolo Attivissimo, divulgatore informatico e Laura Bonato, antropologa presso l’Università di Torino.
​
-
Tosi Cambini, Sabrina, La zingara rapitrice. Racconti, denunce, sentenze (1986-2007). Seconda edizione riveduta e ampliata, CISU, Roma, 2015 [prima edizione: 2008]. Cosa c’è di vero dietro lo stereotipo fortemente radicato nella cultura italiana della zingara che rapisce i bambini. Questo volume è il risultato di uno studio condotto sui presunti tentati rapimenti, che ha preso in considerazione il periodo dal 1986 al 2007 e l'intero territorio nazionale. In tutto 29 casi individuati e analizzati partendo dall'archivio Ansa e arrivando alla consultazione dei fascicoli dei tribunali.
-
Trimboli Tiziana e Scoccia Alessandro, Will Hunter. Leggende metropolitane, Eremon Edizioni, Latina, 2014. In questo saggio a fumetti, Will Hunter, un indagatore del paranormale, esplora l’affascinante e sinistro mondo delle leggende metropolitane: autostoppisti fantasma che chiedono un passaggio in piena notte, serial-killer camuffati da vecchiette, cadaveri che riemergono dalle tombe.
​
​
​
​
​
​
​
​
​
​
​
​
​
​
​